• XII Non Tradirsi

    Visto che qualche tempo fa avevo scritto il post XI Non attendere questo nuovo post, proprio perché va nella stessa direzione, ha il numero seguente, il XII.

    Ieri ho avuto la mia prima conversazione accademica in francese: lettura critica del testo di Virginia Woolf, Una stanza tutta per sé (Une chambre à soi) e condivisione sulla base di ciò che viene detto in questo libro di una mia ricerca di qualche anno fa per un convegno su donne e cinema muto in Inghilterra.

    Ciò che voglio condividere ora con voi è la sensazione di poter portare le nostre ricerche, il nostro pensiero in ogni contesto anche se ci può essere una difficoltà di comunicazione derivata dalla differenza linguistica (e dalla differenza che l’uso di una lingua piuttosto che di un’altra esercita sul nostro pensiero).

    Al posto di preoccuparsi delle differenze linguistiche, dovremmo preoccuparci di un altro aspetto fondamentale nel nostro stare e agire nel mondo: il non tradirsi. Come scriveva giustamente Virginia Woolf “sottomettersi ai decreti dei misuratori è il più servile degli atteggiamenti. Finché desiderate, scrivete ciò che desiderate scrivere questo è tutto ciò che conta. Ma sacrificare un capello della testa della vostra visione, una sfumatura del suo colore, per riguardo a qualche rettore con un vaso d’argento in mano, o a qualche professore con un metro nascosto nella manica, è il più vile tradimento.

    Quindi portate avanti le vostre ricerche, i vostri pensieri, i vostri desideri anche se sembrano non essere sostenuti, siate coerenti con voi e qualcosa succederà fuori e dentro di voi! E soprattutto non abbiate paura di condividerli col mondo intero, c’è sempre un modo per far passare le nostre idee e, trovarlo, aiuta a raffinare ciò che stiamo dicendo e, a volte, a migliorarlo!

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  • Une chambre à soi, encore!

    Ieri è stato l’anniversario dell’uscita della prima edizione di Una camera tutta per sé di Virginia Woolf 



    Da allora è passato tanto tempo, ma cosa è *veramente* cambiato per le donne che scrivono romanzi? Davvero le donne oggi hanno la possibilità di scrivere e di mantenersi scrivendo? Sicuramente per alcune donne si può dire che hanno a disposizione quel po’ di soldi e quella camera tutta per sé, condizioni indispensabile per scrivere secondo Virginia Woolf.

    Ma tutte le altre?

    Come ci ricorda Virginia, infatti, il talento non si concentra solo in chi dispone di canali per poter arrivare a una pubblicazione, ma si può trovare in chiunque. Quindi dobbiamo trovare nuove vie per far ascoltare la nostra voce e non piegarci a quel riflusso di patriarcato che vuole sottomettere la nostra genialità a regole che ci opprimono.

    “L’uomo non è il modello a cui adeguare il processo di scoperta di sé da parte della donna. L’uguaglianza è un tentativo ideologico per asservire la donna ai più alti livelli” scriveva Carla Lonzi negli anni Settanta.

    Porre l’uguaglianza come obiettivo significa assumere una prospettiva limitata e limitante, ma dobbiamo continuare a rivendicare il nostro stare nel mondo e il nostro starci come piace a noi!

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