• nude e zitte

    Oggi ho visto un video incredibile!
    In Inghilterra hanno fatto un esperimento molto interessante: per sei mesi hanno ritagliato tutte le figure – maschili e femminili – presenti sul Sun, il famoso giornale sportivo.

    Risultati: di donne sportive non ne esiste neanche una (stando alle immagini)
    Le donne sono tutte in posa, gli uomini ritratti mentre vivono
    Le donne molto spesso sono nude, gli uomini no

    Mi chiedo, cosa succederebbe, a fare un esperimento simile in Italia
    Anzi qualcuno lo dovrebbe fare per capire, fatti alla mano, quali sono i messaggi che veicolano i nostri giornali.

    Perché l’immagine controlla i nostri pensieri.
    E il nostro immaginario stimola atteggiamenti e comportamenti.
    E giudizi.
    E noi viviamo *anche* in funzione di questi giudizi.

    Chi vuole *ancora* le donne nude e zitte?
    Chi vuole *ancora* le donne soprammobili e statuine?

    Ribelliamoci, noi diamo la vita. Noi siamo vita!

     

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  • Giornata mondiale della Poesia

    Oggi leggo che è la giornata mondiale della poesia – ormai ci sono giornate mondiale per tutto… tra poco ci saranno accavallamenti di feste o un allungamento del calendario per dare spazio ad ogni iniziativa !!! tuttavia la poesia ci abita e ci racconta quindi mi fa piacere condividere qualche testo. Per non sovraffollare anch’io la giornata ho scelto di condividere due testi che mi piacciono molto…

    Una donna (Giorgio Gaber)

    Una donna fasciata in un abito elegante

    una donna che custodisce il bello

    una donna felice di essere serpente

    una donna infelice di essere questo e quello.

    Una donna che a dispetto degli uomini

    diffida di quelle cose bianche

    che sono le stelle e le lune

    una donna cui non piace la fedeltà del cane.

    Una donna nuova, appena nata

    antica e dignitosa come una regina

    una donna sicura e temuta

    una donna volgare come una padrona.

    Una donna così sospirata

    una donna che nasconde tutto

    nel suo incomprensibile interno

    e che invece è uno spirito chiaro come il giorno.

    Una donna, una donna, una donna.

    Una donna talmente normale

    che rischia di sembrare originale

    uno strano animale, debole e forte

    in armonia con tutto anche con la morte.

    Una donna così generosa

    una donna che sa accendere il fuoco

    che sa fare l’amore

    e che vuole un uomo concreto come un sognatore.

    Una donna, una donna, una donna.

    Una donna che resiste tenace

    una donna diversa e sempre uguale

    una donna eterna che crede nella specie

    una donna che si ostina ad essere immortale.

    Una donna che non conosce

    quella stupida emozione

    più o meno vanitosa

    una donna che nei salotti non fa la spiritosa.

    E se questo bisogno maledetto

    lasciasse in pace i suoi desideri

    e se non le facessero più effetto

    i finti amori dei corteggiatori

    allora ci sarebbero gli uomini

    e un mondo di donne talmente belle

    da non avere bisogno

    di affezionarsi alla menzogna del nostro sogno.

    Una donna, una donna, una donna.

    Una donna, una donna, una donna.

    L’altro testo è di una poeta che ho scoperto da poco, sconosciuta quasi in Italia ma citata da Gioconda Belli nel suo ultimo libro Il paese delle donne. Si chiama Ana Maria Rodas e negli Settanta ha scritto la raccolta Poesia della sinistra erotica 

    Per una donna questo non va bene (Ana Maria Rodas)

    Te, ti terrorizza
    parlare di queste cose.
    Le senti, certo, ma ti rodono solo dentro.
    Perché come dire “io desidero”?
    -noi donne non desideriamo
    ci limitiamo a fare figli-
    Come puoi chiedere al tuo sposo
    che ti lecchi e ti monti
    -questo non l’hai imparato a scuola-
    E quando lui raggiunge il suo orgasmo egoista
    non puoi gridargli
    non sono venuta.
    Né puoi masturbarti
    o trovarti un amante.
    Per una donna questo non va bene.
     

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