• referendum

    mi spiace averla trovata in ritardo ma … meraviglioso Gianni Rodari

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  • Io non sto a guardare

    Questo post l’ho voluto intitolare come il libro da cui ho tratto la citazione che vi scriverò più sotto.

    Io non sto a guardare

    E aggiungo io Omaggio a Velia Sacchi e al suo Coraggio Oltraggioso – oltraggioso per la società che la voleva madre e moglie borghese. 
    Nel meraviglioso libro – autobiografia curato da Rosangela Pesenti è presente questo pensiero che voglio condividere con voi e che ha radicato profondamente le mie convinzioni di voto del referendum del 4 dicembre e il

    modo in cui vedo/vedrò le decisioni di gruppi più o meno allargati.

    Velia scrive 
    Il mio errore più grande fra i tanti che costellano una lunga esistenza, fu quello di credere che per affermare la Libertà e la Giustizia, di cui sentivo da sempre un famelico bisogno, fosse possibile prendere la strada più corta: quella dell’Autoritarismo. Se noi, che vogliamo il meglio per l’umanità, mi dicevo, saremo forti e lo imporremo agli altri, sarà un guadagno per tutti. Non mi rendevo conto, e per trent’anni non capii, tranne qualche sospetto, che la strada che sembrava una scorciatoia portava dritto da un’altra parte, proprio dalla parte opposto alla Libertà di cui, assieme a molti altri, sentivo un così acuto bisogno.


    L’autoritarismo non è mai la strada. Ci vorrà più tempo, certo. Ma Libertà e Giustizia sono vere se sono spontanee non imposte. Altrimenti per quanto nobili possano essere i sentimenti che le animano rimangono non solo parole vuote, ma anche e soprattutto controproducenti. 
    Non c’è Libertà se è imposta.
    Non c’è Giustizia se decido io quale è la giustizia. 

    Grazie Velia per questo e altri pensieri e sopratutto per aver provato a vivere una vita vera aldilà degli stereotipi con cui volevano leggere e agire sulle tue esperienze!!!   
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