• Une chambre à soi, encore!

    Ieri è stato l’anniversario dell’uscita della prima edizione di Una camera tutta per sé di Virginia Woolf 



    Da allora è passato tanto tempo, ma cosa è *veramente* cambiato per le donne che scrivono romanzi? Davvero le donne oggi hanno la possibilità di scrivere e di mantenersi scrivendo? Sicuramente per alcune donne si può dire che hanno a disposizione quel po’ di soldi e quella camera tutta per sé, condizioni indispensabile per scrivere secondo Virginia Woolf.

    Ma tutte le altre?

    Come ci ricorda Virginia, infatti, il talento non si concentra solo in chi dispone di canali per poter arrivare a una pubblicazione, ma si può trovare in chiunque. Quindi dobbiamo trovare nuove vie per far ascoltare la nostra voce e non piegarci a quel riflusso di patriarcato che vuole sottomettere la nostra genialità a regole che ci opprimono.

    “L’uomo non è il modello a cui adeguare il processo di scoperta di sé da parte della donna. L’uguaglianza è un tentativo ideologico per asservire la donna ai più alti livelli” scriveva Carla Lonzi negli anni Settanta.

    Porre l’uguaglianza come obiettivo significa assumere una prospettiva limitata e limitante, ma dobbiamo continuare a rivendicare il nostro stare nel mondo e il nostro starci come piace a noi!

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