• From Paris With Love

    La borsa di studio che sto portando avanti prevede un soggiorno a Parigi per i prossimi sei mesi. 

    Così ho deciso di spostare qui la mia vita e il blog! Impegnandomi a scrivere di più. 
    Perché in questi mesi ho pensato pensato pensato tanto, ma poche volte ho scritto. 
    Il che è un male se poi non si condivide anche attraverso lo strumento del blog! 
    Oltretutto in questo periodo sono stata così avvolta dall’amore e dall’energia positiva, che in molti casi diventa vera e propria rivoluzione sociale, culturale e politica (senza mettere di mezzo i partiti!!!), che sarebbe davvero un peccato non condividerla, donarla e farla agire nella rete!
    Così rieccomi e che questa avventura parigina mi riservi tante sorprese da poter condividere con voi!

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  • L’erotico come potere

    Se c’è una cosa che mi infastidisce molto è l’idea che le donne siano sempre divise in due categorie: le sante e le puttane. Narrate in questo modo siamo co-strette dentro un modello che non è quello scelto da noi. Siamo frustrate, in ogni caso, perché dobbiamo aderire ad un modello, altrimenti non siamo viste, considerate. E il non essere considerate è fonte di infelicità.

    La narrazione delle donne, storicamente, è sempre stata fatta a partire dal corpo. Le donne per molti secoli non hanno avuto un’anima, non hanno avuto un cervello. Non avendo pensieri l’unico modo in cui potevano essere considerate era a partire dal corpo. Anche oggi in molti casi è così. E lo vediamo dal masochismo con cui trattiamo il nostro corpo, noi donne. Anoressia, bulimia, sciatteria, interventi chirurgici sono solo alcuni esempi di come il corpo sia importante. E se è importante il corpo, è importante anche il piacere che passa, è prodotto, esce dal nostro corpo.

    Di conseguenza anche gli aspetti sessuali e sensuali sono fondamentali. C’è bisogno di indagare il nostro desiderio femminile, di autodeterminarlo, di esprimerlo al di fuori della narrazione maschile. Così non saremo più sante o madonne due facce di una stessa medaglia da cui ci dobbiamo liberare. E liberandoci da questi stereotipi, libereremo anche il senso di sorellanza con le altre donne, perché non saremo costrette a puntare il dito l’una contro le altre nell’asservimento a un modello maschile patriarcale che mira a dividere le donne tra loro.

    Vi propongo quindi un estratto di Audre Lorde sull’Use dell’erotico come potere 

    La parola “erotico” viene dalla parola greca “eros”, la
    personificazione dell’amore in tutti i suoi aspetti. Eros è nato dal
    Caos, e personifica il potere creativo e l’armonia. Quando parlo
    dell’erotico, dunque, ne parlo come di un’ asserzione della forza vitale
    delle donne; di quella potenziata energia creativa, la cui conoscenza e il
    cui uso stiamo ora rivendicando nel nostro linguaggio, nella nostra
    storia, nella nostra danza, nel nostro amore, nel nostro lavoro, nelle
    nostre vite. Ci sono frequenti tentativi di equiparare pornografia ed
    erotismo, due usi del sessuale diametralmente opposti. In seguito a questi
    tentativi, è diventato di moda separare lo spirituale dal
    politico, vederli come contraddittori o antitetici. Nello stesso
    modo, abbiamo separato lo spirituale e l’erotico, riducendo così lo
    spirituale ad un mondo di piatta affettazione – un mondo dell’ascetica che
    aspira a non sentire nulla. Ma tutto ciò è lontano dalla verità, perchè
    la posizione dell’ascetica è quella della massima pausa, della più grave
    immobilità. La severa astinenza dell’ascetica diventa l’ossessione
    dominante. Ed è quella non di un autodisciplina, ma di un
    auto-abnegazione. La dicotomia tra lo spirituale e il politico è
    anch’essa falsa,risultato di un’incompleta attenzione alla nostra
    consapevolezza erotica. Perchè il ponte che li connette è formato
    dall’erotico, dal sensuale, dalle espressioni fisiche, emotive e psichiche
    di ciò che è più forte,profondo e ricco entro ciascuna di noi: le
    passioni d’amore, nei suoi più profondi significati. La frase “sento che
    mi fa star bene” riconosce la forza dell’erotico come una vera
    consapevolezza; significa che ciò che si sente è la prima e più potente
    luce-guida verso ogni comprensione. E la comprensione è una ancella che
    può solo servire, o chiarificare,quella consapevolezza profondamente
    nata. L’erotico è la nutrice di tutta la nostra più profonda
    coscienza. L’erotico funziona per me in molti modi, ed il primo è nel
    potere che deriva dal condividere profondamente qualcosa con un’altra
    persona. Condividere la gioia, sia fisica che emotiva, psichicha o
    intellettuale crea un ponte tra coloro che la condividono che può essere
    la base per comprendere di più quello che non è condivisotra loro, e
    riduce la minaccia della loro differenza. Un altro modo importante in cui
    la relazione erotica agisce è la sottolineatura aperta e senza paura
    della mia capacità di gioia. Come il mio corpo si distende con la musica e
    si apre in risposta ad essa, ascoltando i suoi ritmi più profondi, così
    ad ogni livello del sentire mi apro all’esperienza eroticamente
    soddisfacente, sia essa danzare, costruire uno scaffale, scrivere un
    poema, esaminare un’idea. Quando questa relazione con me stessa è
    condivisa, è una misura della gioia che so di poter sentire, un promemoria
    della mia capacità di sentire. E quella profonda e insostituibile
    conoscenza della mia capacità di gioia mi porta ad esigere che tutta la
    mia vita venga vissuta nella consapevolezza che questa soddisfazione è
    possibile, e non deve essere chiamata matrimonio, nè dio, nè un’altra
    vita. Questa è una delle ragioni per cui l’erotico è così temuto, è così
    spesso relegato nella camera da letto, oppure non viene addirittura
    riconosciuto.Perchè una volta che cominciamo a sentire profondamente
    tutti gli aspetti delle nostre vite,cominciamo ad esigere di sentirci, e
    che le occupazioni delle nostre vite ci facciano sentire in sintonia
    con quella gioia di cui sappiamo essere capaci. La nostra consapevolezza
    erotica ci potenzia e diventa una lente attraverso la quale scrutiamo
    tutti gli aspetti della nostra esistenza; e ci obbliga a valutare questi
    aspetti onestamente,nei termini del loro relativo significato nelle
    nostre vite. E questa è una seria responsabilità, proiettata all’interno
    di ciascuna di noi, che non ci permette di accontentarci di ciò che è
    conveniente, scadente di accettare l’aspettativa convenzionale, la
    semplice sicurezza. Durante la seconda guerra mondiale, compravamo
    pacchetti sigillati di bianca e incolore margarina,con una minuscola
    pillola colorata di giallo intenso collocata come un topazio proprio
    dentro l’involucro chiaro del pacchetto. Dovevamo lasciare la margarina
    fuori per un pò ad ammorbidire, e poi dovevamo sbriciolare la pillola nel
    pacchetto, distribuendo il ricco colore giallo dentro la massa soffice e
    pallida della margarina. Poi prendendola attentamente tra le
    dita, dovevamo impastarla dolcemente avanti e indietro, ancora e
    ancora, finchè il colore non si fosse amalgamato in tutta la libbra di
    margarina, lasciondola completamente colorata. Considero l’erotico come un
    simile nucleo in me stessa. Quando viene liberato dalla sua costrittiva
    pillola, fluisce e colora intensamente la mia vita con una energia che
    innalza, sensibilizza e rafforza tutta la mia esperienza.

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  • L’amore infantile (avercelo e praticarlo!!!)

    La primavera, si sa, è la stagione dell’amore. La stagione dei matrimoni. 
    Ho appena partecipato ad un matrimonio, come testimone. E’ la seconda volta. Visto che per me è molto difficile dire con certezza cosa penso del matrimonio preferisco testimoniare la felicità dellla mia amica piuttosto che l’unione tra due persone. 
    Quando ero piccola desideravo sposarmi. 
    Poi ho iniziato a pensare che il matrimonio sia un contratto e che l’amore non si possa contrattare. 
    Poi mi infastidiscono quelli che si sposano in Chiesa, senza frequentarla mai, solo perché “la cerimonia è più bella”. 
    Poi mi chiedo come fai a giurare eterno amore a una persona che magari si rivelerà incapace di amarti. La vita è lunga, si cambia, molto spesso non insieme e non allo stesso modo. 
    Poi so che mi annoio facilmente.
    Poi sono diventata femminista e insomma le donne nella storia non hanno avuto un buon rapporto con il matrimonio – luogo di oppressione patriarcale.
    Poi sabato scorso a Torino c’è stato il Gay Pride e mi rendo conto che ciò che io dò per scontato e posso scegliere per altre persone è negato. Che il matrimonio può essere visto come un diritto civile a molte persone negato. E allora ci pensi di più. 
    Poi altri mille poi potrei aggiungere. 
    Oggi ho avuto la conferma che una persona che non conosco molto bene ma che sento speciale si sposa a fine giugno e mentre ci pensavo ho trovato questo post su facebook (ah potenza della tecnologia!!!) Così lo dedico a lui e alle persone che ai miei “POI” aggiungono … poi c’è l’amore!!! 
     
     
     
    Degli psicologi hanno posto la domanda “Cosa vuol dire amore?” a bambini e bambine dai 4 agli 8 anni.

    1. L’amore è quando esci a mangiare e dai un sacco di patatine fritte a qualcuno senza volere che l’altro le dia a te.
    (Gianluca, 6 anni).


    2. Quando nonna aveva l’artrite e non poteva mettersi più lo smalto,
    nonno lo faceva per lei anche se aveva l’artrite pure lui. Questo è
    l’amore.
    (Rebecca, 8 anni).

    3. L’amore è quando la ragazza si mette il profumo, il ragazzo il dopobarba, poi escono insieme per annusarsi.
    (Martina, 5 anni).

    4. L’amore è la prima cosa che si sente, prima che arrivi la cattiveria.
    (Carlo, 5 anni).

    5. L’amore è quando qualcuno ti fa del male e tu sei molto arrabbiato, ma non strilli per non farlo piangere.
    (Susanna, 5 anni).

    6. L’amore è quella cosa che ci fa sorridere quando siamo stanchi.
    (Tommaso, 4 anni).

    7. L’amore è quando mamma fa il caffè per papà e lo assaggia prima per assicurarsi che sia buono.
    (Daniele, 7 anni).

    8. L’amore è quando mamma dà a papà il pezzo più buono del pollo.
    (Elena, 5 anni).

    9. L’amore è quando il mio cane mi lecca la faccia, anche se l’ho lasciato solo tutta la giornata.
    (Anna Maria, 4 anni).

    10. Non bisogna mai dire “Ti amo” se non è vero. Ma se è vero bisogna dirlo tante volte. Le persone dimenticano.
    (Jessica, 8 anni).

     
     

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  • La piantagione è libera: il raccolto… obbligatorio

    Ieri sera una mia amica parlava dei suoi problemi di vista. La vista diminuisce con l’età. Non per tutti e per tutte ma sostanzialmente accettiamo la decadenza fisica e l’intorpedimento dei sensi come segno dell’età che avanza. Le dicevo che secondo me siamo troppo portate a dimenticare il ciclo delle stagioni con cui la vita ogni anno ci ricorda che tutto ciò che è destinato a morire, rinasce.

    Incredibilmente rinasce. Forse c’è qualcosa di più che possiamo fare. Le facevo questi esempi, basati sulle espressioni che di solito utilizziamo per spiegare le difficoltà con le persone “non ti posso vedere”, “mi sta sullo stomaco”, … così possiamo pensare che sia un gran potere quello che ci viene dato di agire sulla nostra consapevolezza e provare ad amarci di più. A odiare di meno. A perdonare chi ci fa del male. A chiedere perdono alle persone a cui facciamo del male.

    Stamattina ho trovato questo post … che la dice lunga sulla nostra connessione con l’universo!!!

    “Il raffreddore si secca quando il corpo non piange.
    Il mal di gola si manifesta quando non è possibile comunicare le proprie tristezze.
    Lo stomaco brucia quando i problemi non riescono ad uscire.
    Il diabete ti invade quando la solitudine fa male.
    Il corpo ingrassa quando l’insoddisfazione ti tartassa.
    Il mal di testa ti angustia quando i dubbi aumentano.
    Il cuore desiste quando il senso della vita sembra finire.
    L’allergia appare quando il perfezionismo diventa intollerabile.
    Le unghie si spezzano quando le difese vengono minacciate.
    Il petto si comprime quando l’orgoglio ti schiavizza.
    Il cuore subisce un infarto quando sopraggiunge l’ingratitudine.
    La nevrosi ti paralizza quando “il bimbo dentro” diventa un tiranno.
    La febbre brucia quando le difese abbattono i confini dell’immunità.”

    La piantagione è libera: il raccolto … obbligatorio. Ciò che piantiamo è ciò che raccoglieremo … prima o poi!

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  • Tocchiamoci [sempre a proposito del contatto fisico]

    CHE TIPO DI CONTATTO FISICO PIACE ALLE DONNE?

    DORMIRE INSIEME

    “Il
    mio amante e io stiamo molto vicini fisicamente anche se non abbiamo
    rapporti molto spesso. Dormiamo nudi e abbracciati tutte le
    notti, facciamo la doccia insieme, ci baciamo, ci abbracciamo,ci
    accarezziamo, ci tocchiamo, ci morsichiamo sempre.”

    “Mi piace molto
    toccarci,dormire vicini e svegliarci la mattina dopo ancora
    insieme. Uniti. Ho dormito in questo modo con due miei grandi amici, ed è
    stato meraviglioso.”

    “Le carezzze sono molto importanti. Dormo
    rannicchiata insieme alla mia migliore amica e lo facciamo da sei
    anni, anche se non abbiamo alcun rapporto sessuale(per decisione sua non
    mia).”

    “Adoro abbracciare e toccare completamente una
    persona. Adoro rannicchiarci insieme a letto schiena contro torace. Mi
    piace moltissimo dormire con la mia bambina, stringerci, strofinarle la
    schiena o farmela strofinare da lei.”

    STRINGERSI FORTE

    “Stare
    sdraiati ben stretti dà una sensazione meravigliosa-una specie di
    abbraccio di tutto il corpo. Mi piace stare sdraiati in questa posizione
    con i due corpi che si toccano tutti.”

    “La mia migliore
    esperienza sessuale è stata un lungo abbraccio con un ragazzo della mia
    età (ho sedici anni) con molto calore. Non è stata una cosa tanto
    sessuale,quanto un’espressione di grande felicità.”

    “E’ bello stare nudi insieme,il contatto completo,dalla testa alla punta dei piedi!”

    “L’abbraccio
    che coinvolge tutto il corpo per me è molto importante. E’ bello stare
    nuda distesa contro il corpo nudo del mio compagno – mi piace soprattutto
    avere tutta la parte davanti del mio corpo contro la sua.”

    “Mi
    piacerebbe stare nuda insieme con la mia amica anche lei nuda. Potremmo
    stare distese l’una contro l’altra e schiacciarci forte.”

    BACIARSI

    “Tonnellate di baci sono le cose che piacciono a me.”

    “Baciarsi
    e guardarsi negli occhi,strofinare il viso contro il suo viso. Molte
    carezze su tutto il
    corpo -fianchi, schiena, stomaco, gambe, vulva, vagina, clitoride. Comunicazione
    verbale.”

    “Una volta il mio amante mi ha detto che voleva
    passare tutta una giornata a farmi quello che normalmente avrei fatto
    io – da quando mi alzavo a quando sarei andata a letto. Incominciò a
    lavarmi i denti e la faccia e poi a spazzolarmi i capelli e a
    vestirmi. Un’esperienza meravigliosa,non la dimenticherò mai per tutta la
    vita. Non ho mai passato momenti così intimi con un essere umano in vita
    mia,e adesso stiamo ancora insieme. Mettiamo le dita e la lingua in
    tutti i posti del corpo dell’altro e cerchiamo di stare fisicamente più
    vicini che possiamo. E’ un compagno meraviglioso.”

    “Le esperienze
    migliori della mia vita sono state quelle sessuali, erotiche, ma non
    genitali; sono attimi di sguardi, di comprensione
    segreta, istantanea, “cosmica”, con le persone che ho amato…”

    SHERE HITE -Il Primo Rapporto Hite,un’inchiesta sulla sessualità femminile

    In questo periodo mi chiedo sempre più frequentemente quanto siamo libere e liberi di vivere il contatto fisico con le altre persone, quanto ce lo permettiamo, quanto finiamo per aderire alla norma, ai comportamenti normati e soprattutto quanto liberando questa energia, questo amore, tantissimi malesseri potrebbero essere curati senza quella valangata di sostanze chimiche che ingeriamo ogni giorno per star bene, star male, dimagrire, ingrassare, piangere, ridere, vivere e sopravvivere

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  • about love

    Per dare
    all’amore

    – a ogni persona
    – cosa
    – situazione
    – pensiero
    che ci genera
    amore

    un significato
    positivo

    meraviglioso
    inaspettato
    inatteso

    non scordiamoci
    mai di queste meravigliose parole

    Ho imparato a non
    preoccuparmi dell’amore 

    ma di onorare le
    sue visite
    con tutto il mio cuore.
    Esaminare i cupi misteri
    del
    sangue
    con mente allegra e
    leggera,
    conoscere il flusso
    delle emozioni
    sciolte e veloci
    come l’acqua.
    La fonte
    sembra
    qualche inesauribile
    sorgente
    all’interno della
    nostra doppia
    o triplice essenza;
    il nuovo viso che io
    rivolgo
    a te
    nessuno al mondo
    l’ha visto
    ancora.

    [Alice Walker] 

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  • Una divagazione: della paura dell’amore

    Molto spesso quando ci piace una persona iniziamo a idealizzarla e sentiamo di essere inferiori. Perché una persona che nella nostra mente è così interessante, speciale, bella dovrebbe interessarsi a noi? Ma ci sono anche situazioni contrarie. Situazioni in cui noi siamo troppo. E l’altra parte della coppia ci rifiuta. Per paura, per timore di non essere all’altezza – sempre frutto di una costruzione mentale. Mi sono ricordata di una scena tratta da Notting Hill

    William “Anna senti io sono un tizio con un decente equilibrio e con poca disinvoltura in amore ma… posso dire di no alla tua gentile richiesta e smetterla qui?”

    Anna “Sì… benissimo… ma certo… io … ma certo. Bene. Me ne devo andare. È stato bello vederti”

    William “La cosa è che con te corro un grosso pericolo. Sembra essere perfetta come situazione, a parte quel tuo brutto carattere, ma… il mio cuore è relativamente inesperto, ecco… ho paura che si riavrebbe se venissi ancora una volta messo da parte, cosa che assolutamente mi aspetto che accada.
    Vedi ci sono tante, troppe foro di te. Troppi film. Tu mi lasceresti e io rimarrei … fregato … per dirla tutta”

    Anna “E’ un no bello deciso, vero?”

    William “Io vivo a Notting Hill, tu vivi a Beverly Hills. Tutto il mondo sa chi sei, mia madre ha difficoltà a ricordare il mio nome”

    Anna “Bene… bene… ottima decisione… ottima decisione. La faccenda della fama non è una cosa reale, sai? E non dimenticare che sono anche una semplice ragazza che sta di fronte a un ragazzo e che gli sta chiedendo di amarla…
    addio”.

    Anche il poeta William Carlos Williams parla di queste paure e in questi versi accosta la bellezza alla morte e alla paura:

    più che la morte,
    la bellezza è temuta più che la morte,
    più di quanto essi temano la morte.

    E se riuscissimo a vederci semplicemente come delle persone che hanno voglia di vivere dei desideri invece di stare nelle nostre paure e di farci dirigere da loro nelle [non] scelte che facciamo? Riusciamo a immaginare quanto i nostri desideri appagati migliorerebbero il mondo? Quanta energia positiva si libererebbe da noi e andrebbe a liberare altre persone?

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