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Ines Pisoni dalla Resistenza alla Lotta per la Parità Salariale

Tra le date fondamentali del Calendario Civile italiano ci sono il 25 aprile e l’1 maggio e una donna che insieme le rappresenta: Ines Pisoni.

Ines Pisoni (Trento, 28 apr. 1913 – Roma, 4 ott. 2005) è stata partigiana e dirigente sindacale, protagonista della CGIL nella seconda metà del Novecento e degli studi e delle lotte per la parità salariale.

Entra nella Resistenza in Romagna, come dirigente del Partito Comunista clandestino e organizzatrice dei Gruppi di Difesa della Donna. Per l’impegno nella lotta di Liberazione le è stata attribuita la cittadinanza onoraria a Ravenna. Ines racconta la propria esperienza nell’autobiografia Mi chiamerò Serena.

Dopo la guerra viene chiamata a Roma alla direzione del PCI, dove rimane fino al 1946. Dal 1948 si impegna nell’Unione Donne Italiana soprattutto nell’ambito dell’infanzia e dell’emancipazione della donna, poi nella CGIL, dove svolge un ruolo primario nella battaglia per la conquista della parità salariale. Negli anni Sessanta diventa osservatrice per la Federazione Sindacale Mondiale del Bureau International du Travail e partecipa alla Commissione della condizione della donna all’Onu. Scrive l’opera più importante in Italia sulle differenze salariali, Parità di salario per le donne italiane, in cui racconta le lotte delle lavoratrici dall’Unità d’Italia. Un’opera ancora oggi molto attuale!

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