Parole parole parole …
Ci sono alcune parole che andrebbero cancellate dal vocabolario delle relazioni personali.
Mai e sempre sono due termini che dovrebbero scomparire all’istante.
Quante volte abbiamo detto a una persona “non voglio vederti mai più”.
Quante volte abbiamo detto “non cambierò mai idea su di te”.
Quante volte abbiamo ripetuto che il nostro rapporto sarebbe durato “per sempre”.
Quante volte abbiamo sperato che quella persona ci fosse sempre per noi.
Il mai e il sempre non tengono conto della vita. Delle sue morti e delle sue rinascite. Sono come anti-biotici. Contro la vita. Che è cambiamento. Sempre e comunque. Anche quando vogliamo che le situazioni, i rapporti, rimangano costanti.
Ma le relazioni mutano, perché mutano le persone. Non è detto che mutino sempre nella direzione da noi sperata. Anche se sono profondamente convinta che l’universo trami sempre a nostro favore. A volte è difficile accettare che un rapporto che prima ci dava tanta gioia ora sia fonte di sofferenza. E’ difficile accettare che le persone ci abbandonino, che non si accorgano del riguardo e della grazia che mostriamo nei loro confronti. Può durare un momento, qualcosa in più, o addirittura diventare una scelta definitiva.
Accetteremo più facilmente le screpolature sentimentali, per usare un’espressione che ho letto qualche tempo, se ricordiamo che “… l’amore nella sua forma più piena è un susseguirsi di morti e rinascite. Muore la passione e rinasce. Il dolore viene scacciato e rispunta da un’altra parte. Amare significa abbracciare e nel contempo sopportare molte molte fini, e molti molti inizi, il tutto nella stessa relazione”. (Clarissa Pinkola Estés, Donne che corrono coi lupi)